La Fondazione
Pietro Gamba ETS

chi siamo

La Storia della Fondazione

Quest’avventura cominciò nel 1975, quando Pietro Gamba, un giovane bergamasco di 23 anni, decise di lasciare il lavoro di perito meccanico in Italia ed impegnare la propria vita nel servizio per i fratelli più sfortunati, cercando d’avvicinarsi il più possibile alla realtà dei campesinos boliviani.
A Challviri, nel Dipartimento di Cochabamba, a 3800 metri nelle alture del Chapare, per un periodo di due anni circa visse con i campesinos, nelle loro case, condividendo i problemi della vita quotidiana.

A causa di un’epidemia di Morbillo, che neppure i curanderos poterono risolvere e che causò la morte di numerosi bambini della zona, i contadini ricorsero a lui come ultima risorsa.
Davanti alla drammaticità della situazione e alla propria incapacità d’affrontare l’epidemia, Pietro decise di tornare in Italia con la ferma intenzione di divenire medico.

Nel 1978, all’età di 26 anni, cominciò gli studi in Padova e ottenne la laurea in Medicina nel 1984, con il massimo dei voti e nel minor tempo possibile.

La fretta d’iniziare l’esperienza come medico in Bolivia e la mancanza di pratica, lo spinsero a fare un breve periodo di tirocinio in Svizzera, dove alcune persone sensibili alla sua iniziativa fondarono un gruppo d’appoggio che porta il suo nome: ”Asociación Humanitaria Doctor Pietro Gamba”.

Nel Luglio 1985 tornò in Bolivia e, dopo aver cercato sul territorio il luogo più appropriato per esercitare la sua professione di medico, scelse Anzaldo, un piccolo centro a 3000 metri sopra il livello del mare nel Dipartimento di CochabambaIl paese è situato vicino al confine con il Nord del Potosí, e arrivare fin là era scomodo per la pessima qualità delle strade, inoltre, nei dintorni non era dotato di nessuna struttura sanitaria ed era privo d’elettricità e d’acqua potabile. Il posto, però, era ed è un punto nevralgico di transito per i miseri commerci degli indios della regione, considerata tra le più povere e depresse di Bolivia. Lo stesso anno ritornò in Italia per trovare appoggi al progetto, e il primo aiuto arrivò da Stezzano, suo paese natale.

Nel 1986, di ritorno nuovamente in Bolivia, Pietro diede inizio ai lavori di costruzione dell’Ospedale. In poco tempo si edificò una struttura che poteva offrire un primo soccorso alla popolazione della zona, circa 12.000 persone distribuite in 69 comunità situate su un’area di 1.000 chilometri quadrati. Contemporaneamente alla costruzione di questo Centro di primo soccorso, inaugurato nel 1987, sorsero altri progetti indispensabili, come portare l’elettricità in Anzaldo e nell’Ospedale, iniziativa spinta e realizzata grazie a Pietro.

Il 22 Giugno 1991 si sposò con Margarita Torrez, una dottoressa in Biochimica d’origine boliviana, che dà un importante contributo al lavoro nell’Ospedale. Con lei, Pietro formò la propria famiglia, che si completò con l’arrivo delle figlie Silvia, Linda, Alba e Norma. Nello stesso tempo, per offrire un servizio sempre più completo, si costruì una sala chirurgica, che si completò nel 1993, sebbene già da qualche tempo si effettuavano interventi di vario tipo. Lo stesso anno s’inaugurò anche il nuovo acquedotto per aumentare e rendere potabile l’acqua nel paese, iniziativa promossa e diretta da Pietro stesso in collaborazione con la gente di Anzaldo.

Nel 1997, grazie anche all’appoggio di alcuni sostenitori dalla Svizzera, si realizzò un Centro diagnostico funzionale e completo e poi, nel 2000, l’Ospedale fu equipaggiato con una seconda sala di chirurgia.

L’opera

L'Associazione è stata fondata con il fine d’appoggiare la Salute, facendo propri gli obiettivi di servire i più abbandonati e guidandosi con la filosofia della Solidarietà, soprattutto per chi soffre delle ingiustizie che esistono tra gli uomini.

La “Asociación Humanitaria Doctor Pietro Gamba” è stata riconosciuta legalmente in Bolivia con Personeria Juridica dal 1988, come “Organizzazione senza scopo di lucro”, che realizza le proprie attività in coordinazione con il Programma di Salute del Ministero e ispirandosi ai principi del Vangelo, che privilegiano la testimonianza diretta.

L’Opera conta con la collaborazione di diversi gruppi e persone private che, con il proprio sforzo, rendono possibile il proseguimento del programma dell’Ospedale e del servizio ai campesinos di quest’area, in forma d’appoggio diretto al dottor Gamba.

Cure e struttura
ospedaliera

Sensibilizzazione
della popolazione

Sistema di
acqua potabile

Realizzazione
di opere sociali

L’attività si sviluppa cominciando dalla realizzazione di riunioni atte a sensibilizzare la popolazione locale sull’importanza della Prevenzione e Preservazione della Salute, come elemento fondamentale di crescita.

L’Istituzione, oltre alle attività della Salute, si occupa, promuove e sviluppa opere di carattere sociale, come l’elettrificazione del paese e di cinque altre Comunità dell’area, il sistema d’acqua potabile per Anzaldo e, in coordinazione con l’Amministrazione Comunale, la realizzazione della rete fognaria.
Per facilitare i contatti con la città, sempre in coordinazione con l’Amministrazione locale e altri Organismi Statali, tuttora si sta realizzando il miglioramento della strada che unisce l’Ospedale a Cochabamba.

Attualmente, la struttura conta con 12 letti, 3 consultori (Medico, Chirurgo, Oculista), Farmacia, Servizio d’emergenza, Radiologia, Ecografia, Endoscopia, Sala parto, Odontologia, Laboratorio di analisi (Ematologia, Controllo Chagas, Sierologia, Chimica sanguinea, Trasfusioni, Citologia, Pap-test), 2 sale di Chirurgia complete di strumenti moderni per il controllo delle anestesie e la sicurezza chirurgica.

Oltre al dottor Gamba e alla dottoressa Torrez, nella struttura lavorano un chirurgo generale, un odontoiatra, una biochimica, un medico, un’infermiera diplomata e un’aiutante infermiera. Per il trasporto dei pazienti si conta su due ambulanze attrezzate con un sistema di comunicazione radio che, in caso di necessità, permette di velocizzare la preparazione delle attrezzature chirurgiche ospedaliere.

A sostegno della struttura ospedaliera, c’è un ufficio amministrativo, la lavanderia, la stireria, un guardaroba, la cucina, una casa del personale con 10 camere, un’officina di mantenimento e vari depositi. In appoggio logistico, ci sono due cuciniere, una lavandaia e stiratrice, un portinaio e personale per la pulizia, oltre a muratori, falegnami, idraulici, pittori ed altro personale che saltuariamente sono contrattati per lavori di mantenimento.

Nella città di Cochabamba è situato un ufficio d’appoggio al lavoro dell’Opera, dove si mantengono i contatti quotidiani e si provvedono gli elementi necessari al miglior funzionamento, come i farmaci, i viveri, i contatti con i diversi specialisti, tecnici ed altro. Per permettere i movimenti nella città, la struttura dispone di una macchina, mentre il contatto tra l’ufficio e l’Ospedale è realizzato con un sistema di comunicazioni radio e, da qualche anno, con una linea telefonica.

Crescita e sostegno

Il Lavoro dell'Associazione

Attualmente, sono in vigore Convegni con la Universidad Mayor de San Simón di Cochabamba, per studenti dell’ultimo anno delle Facoltà di Biochimica, Medicina e specializzazioni in Chirurgia Generale, che s’alternano per la loro pratica nell’Ospedale.
La struttura sanitaria, attraverso una Convenzione con i padri Scolopi che gestiscono la Parrocchia e la scuola locale, fornisce un’assistenza sanitaria a circa 800 studenti.

Con i Comuni di Acacio e San Pedro de Buenavista, nel Nord del Potosí, sono stati firmati degli accordi per il SUMI (Seguro Universal Materno Infantil), per la risoluzione dei problemi complessi inerenti alla gravidanza, parto e primi anni di vita del neonato.
Durante l’anno si visitano circa 4.000 pazienti in visita esterna, che provengono dall’area d’influenza di Anzaldo e dalle zone limitrofe. Durante l’anno si effettuano circa 160 chirurgie, comprendendo le diverse specialità e, alla data attuale (Maggio 2007), sono state superate le 2000 chirurgie “maggiori”.

Tra l’altro, nell’Ospedale sono stati fatti interventi per la collocazione di Pace-maker, impianti di protesi all’anca, riparazione di scoliosi della colonna vertebrale, interventi di Oftalmologia (cataratta, strabismo, ostruzione del canale lacrimale), interventi di ricostruzione del labbro leporino, occlusioni intestinali, ecc..

Attualmente, il gruppo più organizzato ed effettivo nell’appoggiare la crescita dell’Ospedale è quello che è stato fondato in Stezzano senza fini di lucro, “Associazione Amici Pietro Gamba ONLUS”, che normalmente si occupa di raccogliere materiale e fondi in denaro, sensibilizzando l’opinione pubblica e facendo conoscere l’Opera del dottor Gamba.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica sono nate anche iniziative culturali, come la realizzazione di video che mostrano la storia e l’attività del dottor Gamba, e artistiche, come la pubblicazione di due collezioni di fotolitografie per opera di Riccardo Scotti, che illustrano aspetti della realtà boliviana, ed esposizioni varie.

Finora sono stati realizzati tre calendari fotografici, con immagini di diversi fotografi italiani e di America Latina. Alcuni di costoro sono fotografi professionisti conosciuti, mentre altri sono appassionati di fotografia che uniscono quest’interesse alla passione per i viaggi, e tutti, attraverso un percorso differente, si sono uniti per testimoniare la propria adesione all’opera del dottor Gamba tra la gente di America Latina. Questa è un’impresa che ha qualcosa di straordinario, se pensiamo che tutto è stato realizzato grazie agli aiuti di numerosi sostenitori che, in diversa misura, hanno contribuito e continuano contribuendo.

Grazie al sostegno economico dei titolari della ditta VUEMME di Stezzano, è stato pubblicato un libro intitolato “IL MEDICO DEI CAMPESINOS“. La vita e l’opera di Pietro Gamba in Bolivia, costituito dalle fotografie scattate da Giovanni Diffidenti, che illustrano la situazione attuale, e dal testo scritto da Riccardo Scotti, che descrive la storia di quest’Opera e del suo fondatore.

Nel 2018 poi, grazie all’Associazione amici di Pietro Gamba ETS è stata pubblicata la nuova biografia del dott. Pietro Gamba intitolata “EL GRINGO LOCO” . Una storia vera, la storia di una volontà di bene più forte di ogni ostacolo, raccontata con la grinta dell’avventura e con l’entusiasmo dell’opera di chi porta speranza dove c’è desolazione e miseria, ma anche tanta dignità umana, testo scritto da Antonio Voceri e prefazione di Stefano Accorsi.