Due Famiglie a Confronto

29 Dicembre 2014

Oggi, per la comunicazione che è giunta anche in Anzaldo, ho potuto vedere alla Rai Internazionale, un servizio della domenica che mi ha fatto bene. Si trattava del Papa, dei suoi viaggi di quest’anno riassunti e poi la messa della Sacra Famiglia ripresa da Torino.
Poi, tra le molteplici occupazioni del giorno e di sempre, è venuto il momento della visita medica ai miei pazienti in ospedale.
Nella stessa stanza vi sono due signore operate due giorni fa sostanzialmente per lo stesso problema (un carcinoma uterino, non ancora invasivo e senza metastasi risolto con isterectomia) che attendevano il “giro” con la decisione della loro dimissione.

Le due signore, nel letto uno fianco all’altro, sono pronte per lasciare l’ospedale con la dismissione medica dopo un recupero veloce e dopo l’asportazione dell’utero.
La prima, signora Bertha, mi dice “quell’uomo” non è da ascoltare per la parte economica visto che non è più suo marito perché attualmente lui è con un’altra donna.
– Che strano mi sono detto: eppure quest’uomo, è venuto subito a voler sistemare i conti con me, apparendo gentile e interessandosi di lei, accompagnato dalla loro unica figlia, senza voler chiedere nessun aiuto o sconto che normalmente qui chiedono quando è il momento dei conti!

L’altra signora a fianco, Segundina (deriva da secondogenita) anche lei ormai in forza per lasciare il letto dell’ospedale, è nelle stesse condizioni, con un marito che gli è stato sempre molto vicino e interessato per la sua guarigione e per la pronta ripresa.
Il marito di Segundina, di nome Florentino, una volta terminata la visita medica, mi chiede di poter conversare a parte con me e, senza nessuna forzatura, rifacendosi alla divisione e distanza di Bertha con il marito con il quale ora non vuole fare la pace, inizia a raccontarmi del male che si vive quando si è litigati in famiglia come appunto Bertha che non vuole “perdonare”.
Anche Florentino, conferma la mia percezione, salva la predisposizione del marito di Bertha mossa per dimostrargli un po’ di bene con l’interesse a lei, alla sua malattia, volendo pagare il conto e accompagnarla con la sua macchina a casa per seguirla nella convalescenza.

Anch’io, continua Florentino , sono separato dalla mia prima moglie e ho detto a Bertha di perdonare.. è un inferno per l’uomo vivere senza famiglia, separato dalla moglie e dai figli!
Con inusuale confidenza, continua ad approfondire il racconto del suo passato.
Quando ci siano separati, racconta Florentino, ho voluto dar fine alla mia vita.. non aveva più senso nulla per me e decisi di farla finita con la dinamite.
Qui la dinamite si trova facilmente essendo uno strumento di lavoro dei minatori.
Ho comprato un pacchetto di cartucce in quanti tale da far volare una casa e anche solo una quarta parte di una cartuccia sarebbe stata sufficiente ad eliminare una persona.
Poi ho messo fuoco alla miccia e mi sono buttato sopra.
Oggi raccontando questo da vivo, solo io posso dire che è un “miracolo”.

– Ma come è successo? – Chiedo incuriosito – Non so – mi risponde. 

Mi sono ritrovato con le mani nella mia pancia sventrata e aperta, sordo, senza denti e senza vista. Sentivo il sangue caldo tra le mie mani e non ricordo più nulla. Poi, dopo tre operazioni miracolose a detta di tutti, sono ancora qui.. salvo per raccontare.

Ecco perché stamattina, a “doña” Bertha, mi sono sentito di dirle quanto sia forte il Dono della famiglia e la vita e quanto è bello per me oggi andare d’accordo con Segundina che operata come lei ora è sua compagna di stanza condividendo lo stesso intervento.
Con lei, continua, ho un piccolo bambino. Si chiama Juan Florentino ,con il mio stesso nome per continuare la vita, e sono felice della famiglia perché è Dio che mi ha salvato e, se sono ancora in vita, è per un Suo Dono da vivere e da testimoniare.

Sono contento, in forma convinta e completa e mi dispiace quando ci sono le separazioni che fanno male e odorano di morte.
Ho chiusa la porta e riflettuto..
– Quanti miracoli fa ancora il Signore che rimangono per noi nascosti e imperscrutabili.
Depressione, morte con dinamite, vita ritrovata, gioia ripresa per un nuovo calore ritrovato nella famiglia, equilibrio e nuova forza vera per testimoniare.
Anche a noi passano queste cose.
Raccontarle, richiede confidenza, riflessione, apprezzamento e Amore per la vita.
Buona sacra Famiglia da vivere a piena gioia e convinzione.

Dott. Pietro Gamba

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