Commemorazione Gianni Viscardi

18 Agosto 2013

Con voi voglio dire due parole di Commemorazione e celebrare così il ricordo di Gianni..
L’ho sempre incontrato al “Gruppo Bergamo” da diversi anni, dove ci passavamo confidenza e vicinanza.
La sua appartenenza al gruppo era il riflesso del suo modo di essere che era Dare prima di ricevere.
Il “Dare” l’aveva portato in Bolivia, per scelta, dopo le obbligazioni della vita lavorativa e impegnata nel suo paese di nascita, per lanciarsi altrove, per applicare quei principi che “sentiamo dentro” e che si fanno forti e veri con i fatti, con il lavoro, con la disponibilità e il paziente impegno.
Quella spinta che nasce dall'”ospite Interiore” che dice che possiamo esser meglio e che ogni “DONO” è personale e non si puó delegare.

Gianni ha voluto vivere il suo battesimo e credere in Dio, con testimonianza pratica, per restare in quella chiesa che è dalla parte della dignità umana e cerca giustizia attraverso persone convinte.
Ci siamo detti le contraddizioni che vivendo in Bolivia si respirano attorno, che bloccano e non aiutano a costruire l’ideale che pensavamo di incontrare in queste terre.
Invece la Bolivia è ugualmente la terra di contraddizioni, che sono ovunque le nostre stesse contraddizioni, con i nostri limiti che non ci fanno progredire e vedere meglio quei risultati che raramente raggiungiamo e che riescono a farci gioire.
In Bolivia Gianni ha speso energie, relazioni e ha costruito una famiglia per scrivere pagine di vangelo anche dove era difficile, e che restano il suo esempio di padre.

Perché una targhetta con il ricordo “Sempre Bene”?
Per ricordare la sua fiducia di fronte alle avversità che, seppur c’erano, non erano superiori alla sua convinzione d’essere privilegiato, pienamente soddisfatto di quanto aveva attorno, senza sentire niente di necessario, avendo il Signore dalla sua parte.
Nella morte si è lasciato condurre dai principi ispiratori che l’hanno sempre guidato.
Come stai Gianni? e la risposta, (seppur con un filo di voce) era il suo conosciuto: “bien no mas” o in italiano “sempre bene”.
La vita l’ha presa in serio e così anche la morte che ha sentito avvicinarsi, senza timori e paure.
L’ha attesa con la serenità di chi è pronto con la “missione” compiuta.
Gli ultimi giorni sono stati pieni di una coscienza superiore, elevati per un riassunto di vita che stava terminando.
E’ stato un passaggio semplice; semplice e serio come ha vissuto.
Ciao Gianni .. e da qui: ti auguriamo un paradiso di “SEMPRE BENE”

Dott. Pietro Gamba

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