ll giovane Andrea scrive…

10 Gennaio 2011

Andrea Ravizza è forse il più giovane sostenitore di Pietro. Frequenta la quinta elementare a Stezzano e “ha un debole” per il medico dei campesinos.
Da quando lo ha conosciuto ha sviluppato una sensibilità particolare verso i più deboli e , nel suo piccolo, si adopera per dare il suo contributo concreto.
Infatti ogni anno, attraverso mercatini di beneficenza, oppure, pensate un po’, barattando regali di compleanno con denaro liquido, riesce ha raccogliere una discreta sommetta da inviare a Pietro.
E’un ragazzino dal cuore d’oro anche grazie all’impronta educativa dei genitori.
Nello scorso dicembre Andrea e i suoi compagni di scuola, hanno visitato la redazione del quotidiano locale “L’Eco di Bergamo” e, in seguito, improvvisandosi giornalisti, hanno creato un giornale con varie notizie riguardanti Stezzano; Andrea come argomento per il suo articolo ha scelto Pietro.

“Dottore costruisce un ospedale
Parte dall’Italia senza un soldo, deciso
a costruire un ospedale in Bolivia.

Il dottor Pietro Gamba parte dall’Italia per prestare servizio umanitario in Bolivia. Arrivato rimane sconvolto per la scarsa sanità data dalla povertà dei “Campesinos”.
Tornato in Italia si iscrive all’Università di medicina laureandosi in solo quattro anni. Quando comunicò alla sua famiglia di voler costruire un ospedale in Bolivia lo presero per matto e gli chiesero dove avrebbe trovato i soldi, la sua risposta fu “la provvidenza mi aiuterà” una frase molto ricorrente nei suoi momenti difficili.
Senza un soldo ma deciso arrivò in Bolivia per aiutare i ragazzi e i campesinos malati, con l’aiuto di molte persone ha costruito pietra su pietra l’ospedale in Ansaldo.
Pietro è sempre rimasta una persona umile e con molta fede.
Si Sposò con Margherita (boliviana) di professione biochimica che lo ha sempre affiancato nella costruzione e gestione dell‘ospedale e della famiglia Gamba; Hanno quattro splendide ragazze Linda 18, Silvia 16, Alba 14, Norma 12 anni , Linda la prima con immenso orgoglio dei genitori sta studiando medicina.
Con immensa fatica , ma supportato dalla sua grande fede, ha dovuto conquistare la fiducia dei Campesinos che erano abituati a rivolgersi ai “curanderos” che non utilizzavano la medicina tradizionale.
Pietro si trovò di fronte a un’emergenza non solo sanitaria ma anche urbanistica.
Anzaldo si trova su un altopiano a circa 65km. dalla città di Cochabamba situata a 3000 metri d’altezza, senza strade asfaltate e alcun tipo di servizi.
Sempre accompagnato dalla fede e dalla “provvidenza” con l’aiuto di benefattori e volontari dall’Italia riuscì non solo a costruire l’ospedale ma a far arrivare l’energia elettrica, un acquedotto ed ad asfaltare alcune strade.
E’ molto bello vedere come un uomo semplice armato di sola fede e provvidenza con un piccolo aiuto ma di tante persone sia riuscito a portare tanta solidarietà in un paese così distante”.

 

Andrea Ravizza

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