Riccardo Scotti racconta il suo incontro con Pietro

1 Marzo 2011

Ventiquattro anni di collaborazione, uniti nel desiderio di dare una mano a chi ne ha più bisogno.
L’incontro casuale con Pietro, tanto tempo fa, mi ha portato in Anzaldo, un villaggio“fantasma”, semi diroccato e quasi abbandonato, senza strade, corrente elettrica, acqua potabile, sistema di fognature, assistenza sanitaria, scuola, parrocchia: solo povertà e abbandono.

Arrivare fin lì, percorrendo piste polverose e interminabili, nell’oscurità della notte senza Luna, e vedere da lontano un lumino alimentato da un generatore a benzina, è stato un avvenimento “premonitore”, un segno di quello che si sarebbe fatto in seguito.
Pietro è un uomo deciso, dalla volontà ferrea e incrollabile, e grazie a lui, e all’aiuto di molti che hanno creduto nel suo folle progetto, oggi Anzaldo è“risorto”: L’elettricità ha riportato la vita nel villaggio, le attività lavorative si sono moltiplicate, le strade sono state lastricate con sassi e in parte asfaltate, l’acqua potabile è distribuita in tutte le abitazioni, la rete fognaria ha risolto molti problemi di igiene, la parrocchia è ritornata viva con i padri Scolopi, spagnoli, venezuelani e italiani, e con loro s’è attivata anche la scuola. Soprattutto, però, l’ospedale di Anzaldo è divenuto un importante centro di salute, dove i contadini della regione trovano assistenza e possono accedere ai servizi sanitari, oltre a interventi chirurgici di ogni tipo, che diversamente sarebbero proibitivi per loro.
Assieme a Pietro lavorano infermieri, medici e chirurghi specializzati, ma soprattutto sua moglie, la dottoressa Margarita, sempre indaffarata in mille impegni, e Antoine, medico italo svizzero che ha deciso di seguire il suo esempio mettendosi al servizio dei fratelli abbandonati.
Oggi, questa bella realtà si proietta nel futuro.
Dopo anni di incertezze, dubbi e discussioni, dopo una meticolosa ricerca per dare continuità al nostro lavoro, finalmente si è trovata la “formula vincente”.
Grazie all’appoggio di amici e conoscenti, che hanno creduto nel progetto, la “Fondazione Pietro Gamba ONLUS“ è divenuta una realtà, ed ora si può pensare nel futuro.
La direzione è tracciata, la strada è ancora lunga e gli aiuti sono sempre necessari, affinché i campesinosboliviani possano trovare assistenza per la loro salute.
Grazie a tutti voi, che continuate nell’impegno assunto.

Riccardo Scotti

Pietro

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