Salvare una vita.. oggi lo abbiamo fatto

8 Gennaio 2013

Termino la giornata, quando le luci piú importanti dell’ospedale si stanno spegnendo. E’ stata ancora una giornata di guerra; ma dentro non senti l’appesantimento, anzi, al contrario, esce come un sollievo, un senso di gioia inesprimibile, un volare leggero; deve essere questo il senso del dovere compiuto. Salvare una vita…oggi possiamo dirlo di averlo fatto.

Le immagini forti del giorno sono ancora impresse come l’immagine della deposizione, del quadro di Caravaggio, appena portato con me dal rientro dall’Italia come copia da ammirare. Quei chiaroscuri illuminano i movimenti dei presenti verso il basso che è il sepolcro.

Le mie immagini di oggi hanno i riflettori della luce verso l’alto. E rievoco quando con l’infermiera in sala operatoria solleviamo il corpo di Crisologo che si abbandona senza forze e non riesce a reggersi tolto dalla carrozzina, arreso, senza nulla chiedere, ne reclamare a nessuno. Noi riusciamo in due a metterlo sul lettino operatorio, non parla, non reagisce… è intossicato dal veleno che il suo “volvulo intestinale” ha liberato nelle ultime ore, o forse della notte passata chissà tra quali dolori.
L’analogia è con Giovanni e Nicodemo che abbracciano il corpo di Gesù tolto dalla croce. Il chirurgo, molto bravo, è venuto dalla città lasciando ogni suo impegno e, senza calcoli di interesse, ha dato prioritá a questa Emergenza. Si trova al suo fianco, e taglia deciso esponendo l’intestino necrotico e putrido da asportare.

Crisologo riprende… i segni vitali ritornano, e con questi anche la calma ritorna in sala tra tutti, anche se la chirurgia è solo agli inizi e solamente dopo due ore si saprà il risultato della sfida. Asportato il pezzo malato, i segni di vita di Crisologo riprendono e questi interagisce dandoci speranze da conforto. Fuori nessuno chiede di lui. Lo hanno scaricato da un taxi senza che questo lasciasse nessuna identificazione o interessamento. Quasi a dire è vecchio e per questa società è da lasciar andare. Ha 68 anni e da noi è l’età dell’attuale pensionamento! Sua moglie, anche lei ritenuta vecchia, é l’unica che compare dicendo di non volere l’intervento. Si convince quando lo vede ormai alla fine e ci lascia fare. Il consultorio è pieno di persone venute da ogni dove; attendono i nostri servizi. Sono tanti, premono, vogliono dirci i loro malanni, farsi controllare dal laboratorio, Rx, il mio personale è in vacanza e la sostituzione non è stata facile; non so come fare. In questa situazione la mia scelta è chiara; lascio tutti in attesa e l’unico che mi preoccupa è Crisologo da operare immediatamente perchè diversamente lo perdiamo.

Alla fine molti sono gli scontenti che avrebbero voluto essere attesi da un efficiente e pronto servizio e, al contrario, hanno atteso piú ore. Loro non sanno che si è fatta un’azione importante. Bene… La giornata finisce alle 20.00 Crisologo, è vivo… riprende voglia e chissà poi cosa racconterà ai suoi piú vicini. Sua moglie è ora accanto a lui per accompagnarlo durante la notte. In laboratorio, per accontentare tutti, oggi, come ieri e l’altro ieri, hanno saltato il pasto del mezzogiorno per un panino e un bicchiere liquido alle tre per riprendere forza. Domani speriamo di essere in forma e continuare.


Un abbraccio con partecipazione.
Pietro Gamba

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