L’impegno di “Restituire”

16 Gennaio 2017

Sono stati quattro giorni pieni di emozioni e di incontri, quelli vissuti con mio fratello Pietro, lo scorso dicembre, in occasione della sua permanenza in Italia.

Insieme, abbiamo viaggiato toccando diverse città del nostro bellissimo Paese, in alcune delle quali, amici nuovi o di vecchia data avevano organizzato serate di beneficenza per sostenere l’opera promossa in Bolivia.

Il nostro tour ha fatto tappa inizialmente a Cesena, ospiti da Cinzia e Marcello, (coppia con il perenne sorriso sulle labbra, che alcuni anni fa celebravano le loro nozze in Anzaldo), per poi proseguire alla volta di Roma, dove ci attendevano la dott.ssa Gianna Barella (presente per un periodo la scorsa primavera da Pietro) e il simpaticissimo dott. Cono.

Abbiamo poi toccato L’Aquila, incontrando Alfredo, e vivendo la grande emozione di essere in una città con ancora gli importanti segni del terremoto del 2009, per arrivare infine a Montegranaro, nelle Marche, accolti da Emidio, che ci ha riservato la grande sorpresa di una bellissima serata di musica gospel.

Ho portato a casa da questa esperienza, il gusto buono e le sensazioni positive di vedere e toccare tanta passione, tanto impegno ed entusiasmo attorno al grande sogno di Pietro.

Ho avuto l’occasione ed il privilegio di conoscere delle persone veramente “belle”, che fanno tanto, che danno molto di loro, con apertura e generosità.

Ho ascoltato alcune loro esperienze di vita, piene di calore, e di quella umanità che ti porta ad essere sensibile verso l’altro, a dare spazio, ascolto e attenzione a tante realtà più pesanti e più difficili della nostre.

Il profilo delle persone che aiutano mio fratello da più di trent’anni è anche questo; gente “generosa” nel senso più alto del termine, ovvero senza paura di conservare gelosamente i propri talenti e capacità, ma al contrario, offrendo le proprie doti e qualità a favore di tanti altri.

Alcuni di questi amici hanno vissuto un’esperienza nell’ospedale in Anzaldo, altri conoscono Pietro da tanti anni, altri ancora appoggiano con entusiasmo, senza avere ancora avuto occasione di condividere un periodo di tempo in quella terra lontana.

Amicizia, condivisione, solidarietà, mi sono sembrate in questo breve viaggio con Pietro, parole piene di senso, orientate verso persone che hanno bisogno di un aiuto concreto.

E poi, partecipazione. Un’altra parola non vuota, ma per me, sorprendentemente vera e tangibile, quando mi sono trovato a vivere la gioia e la bellezza di essere presente, insieme ad altre 200 persone in un clima di festa, con la volontà di contribuire attraverso una cena, a fare passare ognuno il proprio piccolo aiuto.

Le parole che mi sono rimaste dentro, scolpite a ricordo di questo viaggio, sono state quelle che ho ascoltato da un signore ormai anziano, ma con l’entusiasmo e la passione di un ragazzino pieno di stupore e di gioia.

“Vedi, la vita mi ha dato tanto, ho avuto la possibilità di realizzare i sogni e le cose belle che desideravo, …ho viaggiato molto e fatto molteplici mestieri. Ho conosciuto tantissime persone, e mi sento contento della vita. Ora semplicemente cerco di “restituire”, facendo passare ad altri tutto quello che di buono e di bello riesco a dare.”

Un insegnamento importante, di fede e di apertura verso un mondo che dobbiamo gustare nelle sue cose belle, e che ci vuole attenti e impegnati a “restituire” con generosità ad ogni nostro fratello.

Daniele

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